martedì 16 ottobre 2018

Racconto - Space Wolves VS Iron Bears: Battesimo del fuoco.

Belisarius era davanti agli immensi terminali multimediali a bordo della sua fregata dell'Adeptus Mechanicus in orbita nel sistema di Fenris. 
La porta in titanio alle sue spalle si aprì e un tecnoprete entrò e si avvicinò al gigante di ferro.
- I soldati sono pronti e attendono il momento di andare in battaglia. - disse il nuovo giunto.
- Avviate il testa Beta/2/c - Rispose Belisarius.

Le Thunderhawk planarono verso il terreno del pianeta ghiacciato, uno dei tanti del sistema. La provocazione era voluta.
Non si sarebbe fatta attendere la risposta dei Lupi siderali. Assassini creati dall'Imperatore al sono fine di uccidere e distruggere il nemico. Cacciatori inesorabili e segugi implacabili. Perfino la santa Inquisizione si rifiuta di entrare a Fenris.
Lui no.
Belisarius dove provare le migliorie tecniche applicate a questo nuovo capitolo da lui creato su autorizzazione di Guilliman. Li aveva chiamati Orsi di Ferro. Reclute prese da un pianeta di barbari. un pianeta retrogrado allo stato ferale o poco più.
Roboute aveva ordinato di creare nuovi soldati per l'Imperium. Eccoli. Seme genetico perfetto. Migliorie dell'Adeptus Mechanicus.
Ora andavano testati e bene.

Il Capobranco osservava gli schermi e gli allarmi sui terminali della sua nave. 
Qualcuno era entrato nel sistema di  Fenris. 
Qualcuno aveva messo piede su un pianeta di Fenris.
Qualcuno stava per morire su un pianeta di Fenris.
Non diede un ordine di attacco. Gli bastò ruggire con veemenza e subito sulla nave scattò l'allarme e l'ordine automatico di prepararsi alla battaglia.
Il capitano degli Orsi aveva uno sguardo gelido e i suoi soldati avevano avuto l'ordine di perlustrare il pianeta. nulla era stato comunicato loro su dove erano e il vero perché.
I microchip impiantati nelle teste degli Orsi di Ferro non permetteva loro un libero pensiero ma li rendeva quasi automi. Questa nuova pratica non era di gradimento a Guilliman ma per il momento era un segreto.

Il cielo sopra le teste del distaccamento degli Orsi di Ferro si oscurò. non erano nuvole ma era acciaio e plastacciaio. Capsule dei Lupi siderali e Thunderhawk.
Nessun avviso, nessuna comunicazione. Solo guerra.
Come bestie selvagge i Lupi sbarcarono e assalirono gli orsi. Uno scontro ferale che riproduceva antichi scontri tra animali nelle foreste ghiacciate sulla terra. Millenni fa.
Gli orsi erano resistenti, le migliorie li rendevano resistenti e abili nell'uso delle armi. Anche i carri degli Orsi non mancano un colpo. Una pioggia di fuoco sui lupi.
Ma non bastava.
Non è mai bastato.
Lo sanno tutti da Abaddon a Magnus il rosso. Il fuoco non ferma questi animali, fermerebbe i lupi veri quelli di carne ed ossa, ma questi sono di Fenris sono uomini con il Canis Helix. Bestie assassine.
Combattono ogni avversario con foga e furia. Si dice che anche Khorne li invidi e per questo sempre si narra che non sia stato casuale il ritrovamento dell'ascia bipenne che ora impugna Logan Capo branco supremo dei Lupi Siderali. Inizialmente era un ascia bipenne di Khorne, ora dopo anni modificate  sistemata dai Sacerdoti del Ferro. Ma la sua anima è quella. Lo sa bene Magnus il rosso dopo il suo ultimo attacco al sistema Fenris. Ogni tanto ritorna per provare a vendicarsi. Ogni volta se ne va con la coda fra le gambe , giusto per citare un detto che riguarda i canidi.
Gli Orsi di Ferro non avevano emozioni. loro combattevano con determinazione e freddezza. 
I Lupi non si fermarono e travolsero gli orsi e li ingaggiarono in corpo a corpo. Spade a catena, asce del gelo, magli e lance potenziate degli Orsi. 
Una battaglia che alimentò la reciproca furia animale. 

A bordo della nave dell'Adeptus Mechanicus arrivavano fiumi e fiumi di informazioni. I tecnopreti erano al lavoro, ogni servitore era al lavoro. Belisarius guardava lo schermo interessato con uno sguardo soddisfatto. 
improvvisamente il radar iniziò a suonare una nave si stava avvicinando. Belisarius perse di colpo la sua soddisfazione. Il volto divenne preoccupato.
Era la nave di Cato Sicarius. non doveva esser qui.
Non lui.
I dati che arrivavano ai terminali dei tecnopreti ora erano preoccupanti. La furia generata dallo scontro aveva surriscaldato i sistemi celebrali. i microchip si erano fusi e ora gli Orsi di Ferro erano liberi di pensare ed agire. Questo non era stato calcolato.

Arrivò una comunicazione dalla nave di Cato. chiedevano il permesso di salire a bordo. Mentre Belisarius stava trasmettendo un messaggio di scuse per l'impossibilità di accogliere i figli di Guilliman la porta della sala comando si aprì. Lui entrò.
Non era Roboute Guilliman, era Cato Sicarius. con Guilliman si poteva ragionare di più. Cato era un paladino di giustizia e libertà. meno democrazia e più azione.
- Belisarius - tuonò Cato  - non era stata approvata da mio padre questa risoluzione. Cessa ogni test e riporta quei soldati sul loro pianeta. - disse con determinazione.
Un determinazione così forte che nella sala tutti si fermarono.
- Vorrei - Disse Belisarius. - ma i soldati a causa della frenesia di battaglia si sono liberati dal mio controllo. i chip si sono fusi. Sono fuori controllo. -
Cato si avvicinò e facendo scorrere il suo mantello leggendario mosse il braccio sinistro sullo schermo per usare il controller e visionare il campo di battaglia.
Con sorpresa dei presenti la battaglia era cessata. i soldati si aiutavano a vicenda per radunarsi.
Cato sorrise e disse. - siamo fratelli, sempre, sangue chiama sangue -
Belisarius era estere fatto.
- Ordini di Guilliman, il capitolo degli Orsi di Ferro deve esser preparato e liberato da ogni impedimento mnemonico e celebrale, deve esser autonomo e operativo a tutti gli effetti - Cato disse lentamente e con fermezza.
Iniziò a suonare il comunicatore della sala comando. Vi era una chiamata in arrivo. 
Logan Grimnar stava provando a mettersi in contatto con la nave dell'Adeptus Mechanicus. 

Nessuno apriva la comunicazione. 

Cato premette un pulsante e si incamminò verso l'uscita. 

Sullo schermo comparve l'irsuto gigante dei Lupi siderali mentre Belisarius guardava Cato con odio e sorpresa. 

Sicarius sorrideva sotto l'elmo da Ultramarine. Avrebbe voluto assistere alla discussione o forse al monologo di Logan. Un gran maestro che faceva tremare la Terra i suoi lord. 

Povero Belisarius, giornata da dimenticare.













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